TASTARE IMMAGINI – Laboratorio di biografia e pittura – 20/22 luglio 2018

Chi ha dipinto quel quadro? Chi ha scritto quelle parole? Quale parte di me esce nell’arte creativa?
La razionalità della quotidianità crea il mio castello, sicuro, protetto, ma freddo e di pietra.
Il pensiero logico controlla le mie azioni. Ma una volta che viene compenetrato dal calore dell’anima, è chiaro essere solo uno strumento per portare a compimento ciò che di profondo mi sono prefissato in questa vita.
Un’immersione magica dentro alla fiaba della propria vita è stato questo weekend con la biografia e la pittura.
Accompagnate dalla sapienti parole di Luisella ed Elena, abbiamo scovato ogni significato celato dietro alle parole dei fratelli Grimm nella fiaba «La regina delle api».
Abbiamo scoperto come tre fratelli possano rappresentare tre diverse fasi dello sviluppo della propria biografia; come un castello possa essere il simbolo di una crisi biografica in cui serve un salto di qualità del proprio pensiero per rinnovarsi e trovare una nuova via in sé; oppure come delle azioni dettate da giustizia morale possano creare un karma positivo che ci verrà in aiuto in futuro, quando si faranno sentire la fatica e la sofferenza dettate dalla scelta coraggiosa per il proprio cammino profondo. O come la saggezza di un’ape regina possa mostrarsi come qualità di un pensiero che sa andare oltre alla visione razionale dei fatti, che sa svelare l’invisibile. Un’ape regina che penetra nel mondo delle apparenze, rompe l’incantesimo e libera tutti coloro che sono stati pietrificati. Chi compie un progresso sulla via dell’evoluzione, porta un successo che sarà disponibile a tutti, a seconda del proprio libero arbitrio.
«L’evoluzione va cercata continuamente, in ogni respiro» ci suggerisce Donatella. E siamo perfettamente d’accordo con lei.
Ogni castello di pietra, ogni schema vuole il suo tempo per essere smontato e vivificato. Va prima riconosciuto, poi guardato e trovato quello spioncino che dà sul mondo nascosto del proprio futuro.
Siamo tornate a casa con nuovi strumenti per prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro. Alla fine sta a noi scrivere la nostra magica fiaba.

 

Gradini

Come ogni fior languisce e 
giovinezza cede a vecchiaia,
anche la vita in tutti i gradi suoi fiorisce,
insieme ad ogni senno e virtù, né può durare eterna.
Quando la vita chiama, il cuore 
sia pronto a partire ed a ricominciare,
per offrirsi sereno e valoroso ad altri, nuovi vincoli e legami.
Ogni inizio contiene una magia 
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo attraversare spazi e spazi,
senza fermare in alcun d’essi il piede,
lo spirto universal non vuol legarci,
ma su di grado in grado sollevarci.
Appena ci avvezziamo ad una sede
rischiamo d’infiacchire nell’ignavia:
sol chi e’ disposto a muoversi e partire
vince la consuetudine inceppante.
Forse il momento stesso della morte 
ci farà andare incontro a nuovi spazi:
della vita il richiamo non ha fine….
Su, cuore mio, congedati e guarisci…

H. Hesse

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